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Pic-nic sul lago d'Iseo

L’estate ormai sta decollando e con lei la voglia di stare all’aria aperta. Così la settimana scorsa, senza pensarci troppo, abbiamo deciso di inaugurare la stagione dei pic-nic con un’incursione sul lago d’Iseo.

05 Febbraio 2020
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Ignorando consapevolmente il meteo e gli allarmi folla diffusi dai social network, in quattro ci siamo messi in marcia di buonora per raggiungere The Floating Piers, l’ormai famosissima passerella dell'artista bulgaro Christo.

Orario di partenza: 06:05. Attrezzatura: due cestini da pic-nic per due persone in modo da dividere il carico visto che ci sarebbe stato da camminare, tovaglia rossa a scacchi, creme solari in abbondanza e tanta voglia di vacanze. Vettovaglie: insalata di riso venere con zucchine, pomodorini e avocado, mini quiche di spinaci e formaggi misti e una bella fetta d’anguria dissetante.
Appena arrivati a Iseo ci siamo inevitabilmente scontrati con un notevole afflusso di turisti. Niente che non ci aspettassimo… un po’ di coda e abbiamo preso la navetta per Sulzano. Qui il muro di persone si è fatto decisamente più impegnativo da affrontare. Dura, ma ne è valsa la pena.

Due ore di coda e finalmente ci siamo. Stiamo per mettere un piede sulla passerella e uno degli addetti alla sicurezza ci ferma con fare risoluto: “Eh no, con i cestini da pic-nic non potete entrare!”. Chiara ha quasi avuto un mancamento e il ragazzo alle transenne deve aver colto la disperazione nei suoi occhi… “Ma va, scherzo!” ha precisato, fingendo di sorreggerla.

Da lì in poi la giornata è stata in discesa e i nostri cestini da pic-nic sono stati una delle attrazioni della passerella. L’idea era quella di fermarsi in qualche posto di ristoro a Montisola, ma quando uno sconosciuto compagno di avventura ha additato i cestini al grido di “Pòta che kit!”, la tentazione di banchettare tutti insieme in mezzo al lago ha avuto la meglio. Inutile dire che abbiamo spazzolato tutto a velocità luce in spirito di condivisione con i nostri nuovi amici bresciani.

La passeggiata è proseguita fino a Montisola e poco oltre. Il caldo del primo pomeriggio era davvero notevole e a metà del tragitto per l’Isola di San Paolo, ormai soddisfatti e parecchio accaldati, abbiamo deciso di avviarci verso casa. Domenica la passerella è stata chiusa e probabilmente presto rimarrà soltanto un bel ricordo, però è bello pensare che, parafrasando l’artista, anche il nostro pic-nic rimarrà parte di questa opera.